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Si chiude il “Progetto Scuole sicure” per contrastare lo spaccio nelle zone degli istituti

Dal settembre 2019 allo scorso maggio effettuati 43 servizi esterni negli orari di ingresso e uscita dai plessi, oltre ad attività di formazione. Otto illeciti contestati, che hanno portato al sequestro di sostanze stupefacenti. L'assessore Piantanida: «Sensibilizzare i cittadini è uno dei compiti della nostra polizia»

La Polizia locale di Novara con il progetto “Scuole sicure anni 2019-2020”, prorogato per l’anno scolastico appena conclusosi, ha dato corso al piano sicurezza riguardante la prevenzione e il contrasto al fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti nelle aree frequentate quotidianamente dagli studenti, nei pressi delle scuole e lungo i percorsi dagli stessi effettuati per raggiungere i plessi. Dal 26 settembre 2019 sino al 27 maggio 2021 (con sospensione da febbraio a settembre 2020 per la sopraggiunta emergenza sanitaria Covid-19), sono stati effettuati 43 servizi esterni con un impiego in media per ciascun servizio da 4 a 6 agenti per un totale di 171, negli orari di ingresso e di uscita dalle scuole. I controlli sono stati previsti a rotazione e suddivisi in zone, rivolti principalmente agli istituti cittadini e precisamente sono stati interessati 25 istituti scolastici. Sono stati effettuati 13 servizi con unità cinofila, controllate 755 persone e 4 classi di un istituto scolastico. Sono stati contestati 8 illeciti; sono stati effettuati 8 sequestri di stupefacente (hashish) per un totale di 9.63 grammi e marijuana per un totale di 13.79 grammi.


Il Progetto “Scuole Sicure” ha visto impegnati gli operatori del Comando di Polizia locale di Novara anche in attività di formazione all’interno delle scuole, fortemente condizionata dal periodo emergenziale e dalla disponibilità degli istituti scolastici. Gli studenti interessati dall’attività sono stati circa 700. Gli operatori di Polizia locale impegnati nella stessa sono stati sette. In più, ci si è avvalsi della Unità Cinofila del locale Comando di Polizia composta da due conduttori e altrettanti cani. Nelle aule sono state proiettate delle slides come punto di partenza sul tema della dipendenza seguito da un colloquio con i ragazzi, focalizzato sulle conseguenze dell’uso di sostanze stupefacenti sul sistema nervoso per poi interagire in maniera più diretta chiedendo loro cosa spingesse un coetaneo ad avvicinarsi al mondo delle droghe con la dottoressa De Marchi, psicologa che ha collaborato a titolo gratuito con il Comando.


Dopo un breve inquadramento della normativa di riferimento, ci si è soffermati sulle conseguenze legali (penali e amministrative) rispetto allo spaccio e all’uso di sostanze stupefacenti sensibilizzando i ragazzi sia sui rischi che ne derivano in ambito di apprendimento scolastico sia quanto alle ricadute sul mondo del lavoro. Molto coinvolgente è stato l’apporto dato dall’Unità Cinofila, a conclusione delle giornate formative: è stata infatti simulata davanti ai ragazzi la ricerca di sostanza stupefacente e sono state date informazioni di base circa il metodo di addestramento dei cani.


«Uno dei ruoli fondamentali della Polizia Locale – spiega l’assessore Luca Piantanida – è proprio quello di sensibilizzare i cittadini su reati particolarmente frequenti che emergono nella fase operativa. Partire dalle scuole è il segnale dell’attenzione che la Polizia locale presta anche alla fase di prevenzione, centrale nell’attività quotidiana dei nostri agenti. Da parte delle scuole c’è molto interesse a sviluppare temi di questo genere per accompagnare i ragazzi nella fase di crescita, nel rispetto di se stessi, degli altri e della città in generale».

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