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Il presidente Atc si definisce fascista. Il Pd chiede che venga rimosso dall’incarico

Il presidente Atc si definisce fascista e arreda il suo ufficio con simboli e libri del ventennio. Il caso di Luigi Songa, a un mese e mezzo di distanza dall’inizio del suo mandato a capo dell’Agenzia territoriale per la casa, ha suscitato inevitabile clamore tanto che il Pd ha formalmente chiesto al governatore piemontese Alberto Cirio di rimuoverlo dalla carica.

In un’intervista rilasciato al quotidiano La Stampa ha infatti dichiarato: «Non ho mai nascosto di essere un uomo molto di destra. E continuo a ritenere di non doverlo nascondere. Tutta la mia storia è lì. Se mi danno del fascista non mi offendo».

 

 

Dichiarazioni che hanno provocato sconcerto e un immediato intervento da parte del consigliere regionale del Pd Domenico Rossi: «La misura è colma. Songa non solo espone simboli del ventennio nel suo ufficio di Atc, ma rilancia con orgoglio le sue idee contrarie alla nostra Costituzione repubblicana e antifascista: le nostre istituzioni non possono essere governate e amministrate da persone che la pensano in quel modo e che agiscono di conseguenza. Un caso che assume una rilevanza regionale e su cui chiamo in causa il presidente Cirio che non può dichiararsi antifascista e, al contempo, nominare e mantenere in carica persone che la pensano in questo modo. Non può farlo neppure il gruppo della Lega a partire dal presidente del consiglio Stefano Allasia che ha voluto presiedere personalmente il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale. Come gruppo Pd porremo la questione nel prossimo consiglio regionale. Giunti a questo punto non c’è altra strada, questo signore che è stato nominato dalla Giunta deve essere rimosso dal suo ruolo».

Sulla questione anche la segretaria provinciale del Pd, Ilaria Cornalba: «Songa, che dal primo giorno di mandato si è connotato per una propaganda furibonda e strumentale (ha dichiarato addirittura di voler controllare i figli delle persone straniere che abitano nelle case popolari, per verificare che vadano a scuola), lontana dall’affrontare i ben noti problemi che riguardano le case popolari ovvero le manutenzioni, la morosità e i crediti verso i Comuni, appare non adatto a ricoprire la presidenza di Atc. Cirio e il centrodestra novarese ne prendano immediatamente atto e trovino un presidente in grado di proseguire nell’azione di risanamento delle Atc avviate dal centrosinistra».

 

[Nell’immagine in evidenza, Songa a destra durante la conferenza stampa di insediamento]

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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