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Il consiglio stanzia 400 mila euro per i commercianti. Ma non manca la polemica

E’ passata all’unanimità nella sessione del mattino di oggi, lunedì 25 maggio, del consiglio comunale la delibera che prevede lo stanziamento di poco meno di 410 mila euro da destinare ad alcune categorie di commercianti che non hanno beneficiato delle misure adottate da Governo e Regione in seguito alla pandemia. La somma proviene da oneri commerciali versati da diversi soggetti coinvolti nell’insediamento conosciuto come “Parco di Veveri” e che erano vincolati alla costruzione di una pista ciclabile. Quest’ultima sarà comunque realizzata più avanti, recuperando un’analoga somma dagli avanzi di amministrazione.

 

 

Il provvedimento, condiviso nel suo impianto principale da tutte le forze politiche e illustrato solo la scorsa settimana in commissione (leggi qui), non ha però mancato di innescare qualche polemica a distanza fra il sindaco Alessandro Canelli e la consigliera del Pd Sara Paladini: «La spiegazione (da parte dell’assessore al Commercio Elisabetta Franzoni, ndr) è stata bella – ha detto l’esponente dei dem – quello che però manca sono i criteri legati all’assegnazione di questo contributo», proponendo un emendamento con delle specifiche in tal senso. Una proposta che ha trovato però prima di tutto la porta sbarrata dallo stesso sindaco: «Forse Paladini si è dimenticata di non essere più assessore – ha replicato il primo cittadino – Certe cose sono prerogativa della giunta, anche se qualsiasi proposta o integrazione potrà comunque essere ascoltata. Trovo l’emendamento inutile, anche perché in questa fase è necessaria e di fondamentale importanza una procedura decisamente snella, priva di pesantezze burocratiche».

L’amministrazione, secondo Canelli, «da una parte stanzia risorse fresche sulla parte corrente, che ci consente di dare una mano ad alcune categorie di cittadini che per oltre due mesi non hanno avuto la possibilità di incassare, ma contemporaneamente imputiamo un finanziamento alla realizzazione della pista ciclabile».

Sempre dalle fila del Pd Emanuela Allegra ha però evidenziato come «sulla pista ciclabile non è stata fatta completa chiarezza in sede di commissione. Il progetto chi lo realizza? Come e quando? Spero che l’amministrazione non arrivi a mangiarsi la parola su un tema strategico come quello della mobilità alternativa».

Bocciato l’emendamento, l’assemblea ha ritrovato la sua unità in sede di voto conclusivo, inclusi i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, anche se il capogruppo del Pd Rossano Pirovano ha ribadito come «oggi sia importante mettere in campo queste risorse. Ci sentiamo rassicurati, ma vigileremo». Una risposta, un progetto, la posa di una simbolica prima pietra, o del “primo metro”, della ciclabile, per le minoranze dovrà comunque avvenire entro pochi mesi.

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Luca Mattioli

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