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Forte aumento di contagi in provincia di Novara

Forte aumento di contagi in provincia di Novara, che diventa un balzo drammatico guardando all’intera Regione. Oggi, giovedì 4 marzo, nel Novarese 136 nuovi tamponi positivi (+39% su ieri), il numero di persone attualmente contagiate che sale a 1.187 (+5,2% su ieri e +53% su 10 giorni fa) con una maggior prevalenza nell’area Nord, il numero di ricoverati in ospedale tra Novara e Borgomanero sale a 85 (ieri 71) con 23 nuovi ricoveri odierni. Tra i morti un uomo di 43 anni. Ma la situazione regionale è più grave a partire dal record del tasso di positività, a quota 12,0%

INCIDENZA OLTRE 250: CHIUSURA DELLE SCUOLE

La Regione ha stabilito che da lunedì 8 marzo le seconde e terze medie e le superiori opereranno con la didattica a distanza: quindi studenti a casa. Tuttavia l’assessore Elena Chiorino ha già preannunciato che venerdì potrebbe decidere misure più restrittive chiudendo anche le scuole inferiori, in particolare nelle aree dove l’incidenza (valore che indica il numero di nuovi contagi dell’ultima settimana rispetto alla popolazione) è superiore a 250.

Elaborando i dati provinciali del Ministero ad oggi vi sono tre Province con incidenza oltre 250. Si tratta del Verbano Cusio Ossola (a 307,7, sopra 250 dal 25 febbraio), di Vercelli (a 279,8, sopra 250 da ieri) e, da oggi, anche Torino (a 260). Sempre più vicino alla soglia c’è Cuneo (ieri 210,9 e oggi 233,6).

CONTAGI E RICOVERI NEL NOVARESE

Novara invece vede l’incidenza crescere più lentamente (ieri 182,2 e oggi 188,5) e si colloca dopo le altre tre province. Novara, dopo Biella, è anche la Provincia con il minor numero di nuovi casi odierni su popolazione (37,3) a fronte di una media regionale di 50,3.

Negli ospedali torna a salire il numero dei pazienti Covid. Al Maggiore di Novara si inverte la discesa: 47 i ricoverati, di cui 3 in terapia intensiva e 11 in subintensiva, a fronte di due uomini morti (uno di 43 anni e uno di 67); ben 16 (un numero maggiore è a gennaio) i nuovi ricoverati con contagio da Covid. Al Santissima Trinità di Borgomanero i ricoverati sono saliti a 38, di cui 8 in terapia intensiva e 20 in subintensiva. 7 i nuovi ricoverati odierni.

 

 

Le persone attualmente positive sono salite a 1.187 (per un numero più alto si deve tornare allo scorso 18 dicembre), cioè 3,25 ogni mille abitanti, con una suddivisione che, da alcune settimane vede una maggior presenza nella zona più a Nord della provincia, con un tasso di 4,25 contagiati ogni mille abitanti e un aumento di casi dell’87,2% rispetto al 22 febbraio, giorno con il minimo di persone positive in Provincia, contro i 2,6 del capoluogo e Bassa novarese (+27,8% su dieci giorni fa).

I grandi Comuni con un maggior tasso di contagi sono Gattico-Veruno (36 casi, tasso su popolazione 6,95), Castelletto Ticino (63 casi, tasso 6,47), Gozzano (32 casi, tasso 5,8), Cerano (27 casi, tasso 4,03) e Arona (55 casi, tasso 3,99). Novara conta 247 persone contagiate (+33,5% sul 22 febbraio, con tasso a 2,39). Tra i piccoli centri segnalano una situazione critica Castellazzo Novarese (3,8% di popolazione contagiata) con Cavaglietto e Gargallo oltre l’1,1%.

PIEMONTE, SITUAZIONE DELICATA

Il Piemonte ha visto oggi 2.167 nuovi casi di contagio che hanno portato un fortissimo salto del tasso di positività (tamponi positivi su tamponi totali) al record mai raggiunto (da quando si considerano anche i tamponi antigenici) del 12,0% (ieri era 7,3%), contro una media nazionale del 6,7% e dietro solo alle regioni Puglia (14,3%) e Marche (14,0%), ma ben sopra al tasso della Lombardia (97%) che pure è stata appena messa dal presidente Fontana tutta in zona “arancione rafforzato”, con tutte le scuole chiuse (materne escluse) da domani mattina, in virtù di una incidenza regionale a 278,6 e con Brescia a 531,2.

Situazione delicata in Piemonte anche per il numero di ricoveri in crescita da metà febbraio ed oggi a 2.171 (+31 su ieri) e con un tasso di occupazione posti letto a 37,3% (prossimo alla soglia critica di 40). Crescono anche i pazienti in terapia intensiva (188, +7 su ieri, occupazione posti letto al 25,9% con soglia critica al 30).

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Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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