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Dalla Prefettura giro di vite sulla “movida” cittadina

Giro di vite della Prefettura sulla “movida” novarese. Alla luce dell’episodio verificatosi sabato sera in piazza Martiri, nel pomeriggio di lunedì si è tenuta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al termine della quale, come si legge in un comunicato diffuso dall’Utg, “pur nella consapevolezza che la gravità del fatto, per la sua sporadicità ed estemporaneità, non assume la dimensione di un fenomeno ben radicato sul territorio”, è stata assunta la decisione di intensificare l’attività di controllo, da parte delle Forze dell’ordine e con il concorso della Polizia locale, attraverso la predisposizione di un particolare dispositivo di sicurezza, sia preventivo che repressivo.

 

Nello specifico, sarà ulteriormente verificato il rispetto delle vigenti normative anti Covid, come l’utilizzo delle mascherine (obbligatorio dopo le 18) e il cosiddetto “distanziamento sociale” (la cui inosservanza è stata più volte segnalata dagli organizzatori di diverse manifestazioni tenutesi nelle ultime settimane nelle zone adiacenti piazza Martiri e il Castello), ma saranno anche potenziati i controlli nelle aree limitrofe al centro storico dove si registra il consumo di bevande alcoliche da parte di minorenni. Nell’occasione lo stesso sindaco Alessandro Canelli ha assicurato l’adozione di un provvedimento mirato all’anticipazione dell’orario di chiusura degli esercizi pubblici.

Nel frattempo, non si è fatta attendere una reazione politica di fronte a quanto accaduto sabato. Già nel pomeriggio di domenica la segretaria provinciale del Pd, Ilaria Cornalba aveva, in un suo post su un noto social, evidenziato «la mancanza di controllo esistente in città». Lunedì pomeriggio sono intervenuti anche l’ex sindaco Andrea Ballaré e l’attuale capogruppo del Pd a Palazzo Cabrino, Rossano Pirovano, anche lui componente della precedente amministrazione: «Bisogna prendere atto – ha detto Ballaré – che la città è totalmente fuori controllo. La colpa non è certamente del solo Canelli, ma il sindaco deve assumerne le conseguenze. Episodi come quelli accaduti sabato non hanno precedenza. Consigli? Non ne diamo. Però ci chiediamo come mai un particolare servizio di sicurezza urbano della Polizia locale che noi avevano istituito sia stato poi smantellato?».

«Canelli – ha aggiunto Pirovano – lamentava che la mancanza di sicurezza “percepita” era molto alta. Oggi diciamo che la mancanza di sicurezza è “reale”». «Il sindaco in questi ultimi mesi – ha chiosato Ballaré – si è dimostrato un grande comunicatore, ma su questo fronte ha fallito. Come spesso accade, il centro-destra si riempie la bocca con la sicurezza, ma poi è il centro-sinistra a fare…».

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Luca Mattioli

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