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#lavoceon, insieme il weekend è più bello

#lavoceon, insieme il weekend è più bello. Dobbiamo ringraziare tutti i lettori che ci seguono ogni giorno con interesse e passione. Siamo molto riconoscenti per questo. Anche la nostra rubrica #lavoceon è entrata nelle case dei lettori e questo ci fa molto piacere. Continuate a seguirci, noi siamo qui.

Vi ricordiamo che tutti i contenuti suggeriti sono free, li potete trovare direttamente in questa rubrica, su piattaforme social o scaricandoli da internet su telefono o pc. In fondo potete trovare i link delle puntate precedenti.


#dainstagramallinfinito a cura della Redazione

Oggi facciamo una strappo alla regola. Non ce ne vogliano gli appassionati di Instagram, ma nella giornata di ieri è stata messa on line la straordinaria mostra su Raffaello allestita alle Scuderie del Quirinale e che, in seguito alle misure restrittive, è rimasta aperta solo una settimana. Ora la si può visitare virtualmente e ne vale davvero la pena.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=F3JDrfGfGUk]

 


#maquantastoria a cura di Gianni Cerutti

Aleida Assmann ha insegnato per oltre vent’anni Letteratura inglese e Teoria generale della letteratura all’Università di Costanza, fino al congedo avvenuto nel 2014 quando è stata nominata professore emerito. Nel corso degli anni, accanto al percorso accademico disciplinare, anche se strettamente collegato con esso, ha intrapreso insieme al marito Jan, egittologo di fama mondiale, un programma di ricerca, scandito sia da lavori scritti in collaborazione che da contributi individuali, che li ha condotti a studiare i meccanismi della memoria collettiva, giungendo all’elaborazione del concetto di memoria culturale. Qualche mese fa, l’editore bolognese il Mulino ha mandato in libreria “Sette modi di dimenticare”, traduzione di un testo pubblicato in Germania nel 2016, in cui la Assmann riprende e rielabora i temi sviluppati nel volume “Ricordare. Forme e mutamenti della memoria culturale“. Leggi qui l’approfondimento nella nostra rubrica “Ah, Europa”.

 


#invacanzadacasa a cura di Stopover Viaggi

E come… #Etiopia
L’Etiopia è uno stato del Corno d’Africa, privo di sbocchi sul mare, confinante a nord con l’Eritrea, a nord-est con il Gibuti, ad est con la Somalia, ad ovest con il Sudan e a sud con il Kenya. Di grande importanza archeologica e geologica è nel paese la famosa Valle dell’Omo, dal nome del fiume omonimo che bagna questi territori, dove vivono numerose tribù con proprie caratteristiche e tradizioni. Per tutti questi motivi la Valle dell’Omo dal 1980 è stata dichiarata patrimonio dell’umanità Unesco. Una curiosità: La pianta del caffè fu scoperta in Etiopia: si crede che furono i guerrieri i primi a usufruire dell’effetto energizzante dei chicchi di questa pianta macinandone i grani e ottenendo così una “pasta” da masticare.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=VZ9Uu-BuYYQ]

 


#classicochilegge a cura di Paola Turchelli

Madame Bovary (1857) segna una svolta nella narrativa ottocentesca europea lasciando lo spazio,dopo l’epoca del grande realismo romantico, ad una rappresentazione distaccata di momenti della realtà quotidiana piccolo borghese di cui è protagonista Emma Bovary. La trama è elaborata a partire da un reale episodio di cronaca.La protagonista, figlia di proprietari terrieri, sposa Charles Bovary, un onesto medico di provincia, che la adora, ma ha orizzonti limitati per la nostra protagonista. Nei villaggi in cui Emma va a vivere con il marito, si sente soffocare dalla monotonia di quella vita così lontana dalle sue fantasie romantiche e si lascia così trascinare in due relazioni extraconiugali che però si concludono amaramente e malamente, quando i suoi amanti si stancano della morbosità di quelle passioni. Emma è donna irrequieta che desidera una vita diversa senza saperla però concepire. Crede di scorgere amore, lusso, squisitezza dove invece regnano solo fatuità e squallore per aver voluto vivere come un’eroina romantica senza saper intravedere altra evasione che l’adulterio. Nel momento in cui non riuscirà a far fronte ai debiti per le spese eccessive che ha effettuato di nascosto dal marito, Emma si uccide avvelenandosi e il marito continuerà ad adorarla nel ricordo, anche quando scoprirà le lettere che testimoniano i tradimenti. Forse la storia di questa donna passa dall’amore per i libri letti in adolescenza, che la fanno però ammalare di storie, creando in lei quel senso dell’attesa di qualcosa che non potrà mai accadere:testarda, inquieta ed insoddisfatta, odiata ed amata dallo stesso Flaubert “Madame Bovary c’est moi”. Un romanzo da rileggere per ricercare attualità e profondità narrativa.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=IoTmYTSRgyo]

 


#sulfilodellamemoria a cura di Pierluigi Tolardo

I Soldati della neve. A Novara, fino alla sospensione del servizio di leva, c’erano tremila soldati e altrettanti a Bellinzago Novarese; venivano da tutte le parti d’Italia e i novaresi facevano la naja al Sud o al limite in Friuli. Solo negli ultimi anni le caserme di Novara si riempirono di novaresi e piemontesi. Molti novaresi giudicavano quei ragazzi un po’ uno spreco di soldi che al massimo alimentavano le pizzerie, molte meno di oggi. Quando ci fu la nevicata del 1985, con un metro e mezzo di neve, solo l’aiuto dei soldati permise di spalarla tutta e tornare alla normalità. Per sdebitarsi molti novaresi, organizzati dal Comune, invitarono a pranzo o a cena quei ragazzi che ci avevano liberati dalla neve.

 


#quelchepassaperlatesta a cura di Mario Grella

Oggi vi vorrei segnalare una parigina molto particolare, frivola e colta, bella e curiosa. La trovate su Twitter e si chiama proprio The parisienne, articolo inglese per renderla ancora più appetibile. Vi porterà in giro per Parigi tra shopping, musei e cose belle  https://twitter.com/zeparisienne

Sono in molti a chiedermi spesso dove trovo le immagini che spesso pubblico su Facebook. Va beh, vista la clausura forzata ve lo dirò https://thisisnthappiness.com/archive un poderoso archivio di immagini artistiche, pubblicitarie, fotografie, opere d’arte e molto altro. Una fonte praticamente inesauribile.

Per chi volesse impegnarsi di più ecco un breve film (in lingua inglese) diretto da Danielle Katvan e tratto da un racconto originale di Kurt Vonnegut, Jr., The Foster Portfolio è una storia insolita, della metà del secolo, dove un consulente finanziario alle prime armi scopre che il suo squattrinato cliente nasconde un’eredità da un milione di dollari e vive una strana doppia vita.

Infine, ci sta anche questo, se vi è sfuggito qualche “Dialogo dal Terzo Millennio” https://it-it.facebook.com/pg/dialoghiterzomillennio/posts/

 


#mettiamociallopera a cura di Matteo Beltrami

Il 27 marzo 1822 nacque Henri Murger che scrisse “Scene della vita di Bohème” da cui Giacomo Puccini trasse una tra le sue opere più note: Bohème. A chi già la conosce, consiglio di ascoltare anche la Bohème di Ruggero Leoncavallo, meno famosa e forse anche meno perfetta. Perchè la Bohème di Puccini in quanto a equilibrio è un capolavoro: ci sono quattro atti brevi che hanno un equilibrio strepitoso all’interno dell’opera, un vero capolavoro.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=fhV0F-u5-UE]

 


#diboccabuona a cura di Roberto Egiddi

Spaghetti salmone e zucchine
Ingredienti per 4 persone: spaghetti 350 gr, salmone 150 gr affumicato o fresco (ovviamente va bene anche decongelato), 2 zucchine medie, 30 gr cipolla, olio evo, sale e pepe qb, panna da cucina 125 ml.
Preparazione: mettere a bollire l’acqua per la pasta. Soffriggere in padella la cipolla con l’olio e unire le zucchine tagliate a rondelle o a dadini. Quando l’acqua bolle salare e buttare la pasta. Se necessario aggiungere un po’ di acqua di cottura nelle zucchine. Unire il salmone 2/3 minuti prima del termine di cottura della pasta. Prima di scolare, aggiungere alle zucchine e al salmone la panna. Scolare la pasta e metterla in padella. Se necessario mantecare con acqua di cottura per rendere il composto più cremoso. Aggiungere pepe a piacere.

 


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