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Autobus affollati, ma dalla Sun la risposta è chiara: «Stiamo facendo il possibile»

Autobus affollati nelle ore di punta, monta la protesta, soprattutto da parte delle famiglie degli studenti che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico per raggiungere le varie sedi scolastiche. La Sun, però, respinge al mittente ogni possibile forma di accusa.

«Da parte nostra è stato fatto tutto il possibile, tanto nel garantire il servizio quanto nel fare rispettare i vari protocolli – spiega il direttore generale dell’azienda novarese dei trasporti Sergio Gallelli – Una delle problematiche è rappresentata dalla mancata gestione dell’emergenza attraverso un adeguato piano di turnazione negli orari nelle scuole. Andava fatto nei mesi scorsi, non certo a settembre-ottobre».

 

 

In sostanza, incrementare il numero delle corse in altre fasce orarie si potrebbe anche fare, anche se il problema rimane però quello del reperimento del personale. E sull’affollamento dei mezzi? «Ogni autobus riceve un attestato di omologazione che indica la capienza di passeggeri in base a certi parametri. Siamo i primi a riconoscere che, pur consentendo l’accesso all’80% del consentito in base alle attuali normative, le persone a bordo sono sempre e comunque tante, ma non si può fare diversamente. Noi i protocolli li rispettiamo». Insomma, nessuno ha in mano la classica “bacchetta magica”; e neppure un cilindro dove “pescare” più mezzi, più corse, più autisti.

Il direttore della Sun non ha poi voluto sbilanciarsi più di tanto sulla notizia riguardante l’approvazione da parte della Regione Piemonte di uno stanziamento di oltre 10 milioni di euro per l’acquisto di 90 mezzi destinati in parte a supplire le attuali carenze della flotta piemontese. Così come sulla cifra, decisamente importante anche se su scala nazionale, che il Ministero metterà a disposizione delle varie aziende come “rimborso” in base anche alla riduzione del servizio durante le settimane del lockdown.

«Al momento sono risorse unicamente sulla carta – dice Gallelli – Aspettiamo di vedere le determine e di capire come saranno ripartiti i fondi. A fronte di tante realtà dove il servizio è risultato fortemente penalizzato, la Sun è stata in grado, grazie alla presenza di un presidio ospedaliero importante sul fronte dell’emergenza Covid, di assicurare l’80% del servizio. Partendo dai dati degli ultimi due anni noi, molto prudenzialmente, abbiamo scelto di indicare un po’ meno, il 70%. Aspettiamo di capire quando e quanti soldi arriveranno».

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Luca Mattioli

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