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Arona: aggressione al termine del consiglio comunale? Italia viva accusa, il sindaco minimizza

Secondo i renziani, il primo cittadino avrebbe spintonato il loro coordinatore Ferrara. Monti smentisce e dà la sua versione

Aggressione al termine del consiglio comunale di lunedì sera ad Arona? E’ polemica a distanza, con tanto di minacce di adire alle vie legali, fra Italia viva e il primo cittadino Federico Monti, con quest’ultimo che, però, minimizza l’accaduto.
Non è facile una ricostruzione precisa dei fatti. In un comunicato diffuso da Italia Viva a firma dei coordinatori provinciali Giuseppe Genoni e Lella Nava, si parla di prime polemiche verbali tra il vicesindaco Alberto Gusmerli e Carla Torelli, consigliera di minoranza in quota ai renziani. Il confronto, seppure con toni accesi, si sarebbe poi spostato dai banchi dei consiglieri al settore riservato al pubblico, coinvolgendo Fausto Ferrara, coordinatore della Zona laghi di Iv e Desirée Milan, l’ex consigliera di maggioranza dimessasi solo un paio di settimane fa dall’incarico per aver bestemmiato in aula nel corso di una precedente seduta del Consiglio.

L’alterco sarebbe poi proseguito al termine dei lavori e da questo momento le versioni divergono. Per Italia viva Ferrara sarebbe stato insultato e spintonato dallo stesso primo cittadino. Dal canto suo l’esponente renziano ha annunciato che nei prossimi giorni valuterà se sporgere querela per l’accaduto, incassando – insieme a Carla Torelli – la piena solidarietà dal suo partito: «Condanniamo il metodo di fare politica degli esponenti leghisti, caratterizzato da un linguaggio di odio, di violenza verbale e di minaccia purtroppo sempre più frequente», hanno detto Genoni e Nava. «Ad Arona la maggioranza – ha commentato invece lo stesso Ferrara – ha dimostrato ancora una volta di avere i nervi a fior di pelle, segno di non saper sostenere il confronto democratico».

Totalmente diversa la ricostruzione offerta dal sindaco Monti: «Ma quale aggressione? Solo solo intervenuto per dividere questo signore, che tra l’altro non conosco, dalla mia ex consigliera. Un gesto che chiunque avrebbe fatto quando vede una donna in difficoltà. Per me l’incidente è chiuso. Ferrara mi vuole querelare? Faccia pure. Sta solamente cercando di farsi della pubblicità».

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Luca Mattioli

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